Cornacchia grigia (Corvus corone cornix)
La Cornacchia grigia (Corvus corone cornix Linnaeus, 1758) è un uccello della famiglia dei Corvidi.
Distribuzione
Diffusa in tutta l'Europa fino ai Monti Urali, nel nord Europa presenta un comportamento migratore mentre a sud (Austria, Svizzera, Italia) presenta un comportamento prevalentemente stanziale.
Descrizione
La cornacchia grigia si differenzia da quella nera (Corvus corone corone) per il colore del piumaggio e per le dimensioni. La cornacchia grigia ha il dorso e la pancia ricoperte da piume grigie, le restanti parti invece sono di color nero, le sue dimensioni sono di circa 50 cm, a differenza della nera che è un po' più piccola.
Benché ormai considerata una specie a sé stante, dal 2002 è stata elevata al rango di specie col nome di Corvus cornix, la cornacchia grigia si mescola spesso agli stormi di cornacchia nera con cui da origine ad individui ibridi nelle zone in cui gli areali si sovrappongono.
Voce
Un forte e roco "craaak craaak craaak". Gracchia frequentemente, alcuni richiami, spesso quelli emessi da posatoi elevati, hanno significato territoriale, come il miewing call (la voce da gatto) emessa durante ritmici inchini del capo e del dorso.
Alimentazione
Le cornacchie hanno un'alimentazione molto varia. Non sono rapaci (ma hanno vari scontri con loro), mangiano carogne, frutti, predano pulcini e mangiano uova. Per questo rappresentano un problema per le nascite di altre specie di uccelli. Riescono a seguire le file del seminato causando danni all'agricoltura.Nelle zone abitate è facile vederle mangiare nei piatti dei nostri animali domestici.
Riproduzione e nidificazione
Le Cornacchie depongono 4-6 uova tra la metà di marzo fino alla seconda metà di maggio. Sono ovali, lisce e leggermente lucide. Il nido è a coppa, voluminoso, composto da rami, stecchi, steli ed erbe. Spesso i vecchi nidi vengono occupati da altri grossi uccelli. I giovani si involano all'età di 4-5 settimane. Nel periodo dell'allevamento dei piccoli frequentano spesso pollai per catturare i pulcini che rappresentano un ottimo cibo altamente proteico per la crescita dei loro piccoli.
Peso adulto 360 - 370 g - Lunghezza 43 - 48 cm 92 - Apertura alare 100 cm - Cova 17 - 21 giorni - Numero uova 4 - 6
Ecologia
Specie di ambienti parzialmente alberati, amante anche di ambienti antropizzati, la Cornacchia è nettamente favorita dalle trasformazioni ambientali. Un ridotto numero di alberi in vaste estensioni di coltivi è sufficiente per la costruzione dei nidi. Sono state osservate nidificazioni su tralicci dell'alta tensione.
Relazioni con l'uomo
Le Cornacchie sono tra gli uccelli meglio adattati alla sempre più veloce urbanizzazione. Sono capaci di vivere in città senza alcun problema e di trovare il cibo in ogni luogo. Sono abituate alla presenza dell'uomo eppure mantengono il loro stato selvatico senza mai avvicinarsi troppo. Si segnalano casi di relazioni molto strette tra l'uomo e la cornacchia grigia quando questa viene in contatto molto giovane con l'uomo; alcune di esse prendono domicilio sugli alberi circostanti la casa degli uomini che le hanno nutrite in giovane età e comunicano quotidianamente con essi, situazione che anticamente può aver dato luogo a credenze come quella che fossero famigli delle streghe, o a caricature, in tempi moderni, come Gennarino che accompagna la strega Amelia di Walt Disney.
Status e conservazione
Sono molto diffuse ovunque e grazie alla loro intelligenza ed alla loro capacità nel trovare il cibo hanno un basso rischio di estinzione.
Specie simili
La specie più simile è la Cornacchia nera (Corvus corone), con la quale talvolta si ibrida dove gli areali si sovrappongono. Il Corvo (Corvus frugilegus), presente in Pianura Padana da ottobre a marzo e decisamente gregario, è molto simile alla Cornacchia grigia (gli adulti se ne differenziano per avere le guance nude e grigiastre); la Taccola (Corvus monodula), non più grande di un piccione e con becco piuttosto piccolo, è facilmente identificabile per il colorito nero con nuca grigia e per l’acuto verso di richiamo ("kià"); gregaria, nidifica in piccole colonie nei centri abitati, su castelli e su torri.
Distribuzione
Diffusa in tutta l'Europa fino ai Monti Urali, nel nord Europa presenta un comportamento migratore mentre a sud (Austria, Svizzera, Italia) presenta un comportamento prevalentemente stanziale.
Descrizione
La cornacchia grigia si differenzia da quella nera (Corvus corone corone) per il colore del piumaggio e per le dimensioni. La cornacchia grigia ha il dorso e la pancia ricoperte da piume grigie, le restanti parti invece sono di color nero, le sue dimensioni sono di circa 50 cm, a differenza della nera che è un po' più piccola.
Benché ormai considerata una specie a sé stante, dal 2002 è stata elevata al rango di specie col nome di Corvus cornix, la cornacchia grigia si mescola spesso agli stormi di cornacchia nera con cui da origine ad individui ibridi nelle zone in cui gli areali si sovrappongono.
Voce
Un forte e roco "craaak craaak craaak". Gracchia frequentemente, alcuni richiami, spesso quelli emessi da posatoi elevati, hanno significato territoriale, come il miewing call (la voce da gatto) emessa durante ritmici inchini del capo e del dorso.
Alimentazione
Le cornacchie hanno un'alimentazione molto varia. Non sono rapaci (ma hanno vari scontri con loro), mangiano carogne, frutti, predano pulcini e mangiano uova. Per questo rappresentano un problema per le nascite di altre specie di uccelli. Riescono a seguire le file del seminato causando danni all'agricoltura.Nelle zone abitate è facile vederle mangiare nei piatti dei nostri animali domestici.
Riproduzione e nidificazione
Le Cornacchie depongono 4-6 uova tra la metà di marzo fino alla seconda metà di maggio. Sono ovali, lisce e leggermente lucide. Il nido è a coppa, voluminoso, composto da rami, stecchi, steli ed erbe. Spesso i vecchi nidi vengono occupati da altri grossi uccelli. I giovani si involano all'età di 4-5 settimane. Nel periodo dell'allevamento dei piccoli frequentano spesso pollai per catturare i pulcini che rappresentano un ottimo cibo altamente proteico per la crescita dei loro piccoli.
Peso adulto 360 - 370 g - Lunghezza 43 - 48 cm 92 - Apertura alare 100 cm - Cova 17 - 21 giorni - Numero uova 4 - 6
Ecologia
Specie di ambienti parzialmente alberati, amante anche di ambienti antropizzati, la Cornacchia è nettamente favorita dalle trasformazioni ambientali. Un ridotto numero di alberi in vaste estensioni di coltivi è sufficiente per la costruzione dei nidi. Sono state osservate nidificazioni su tralicci dell'alta tensione.
Relazioni con l'uomo
Le Cornacchie sono tra gli uccelli meglio adattati alla sempre più veloce urbanizzazione. Sono capaci di vivere in città senza alcun problema e di trovare il cibo in ogni luogo. Sono abituate alla presenza dell'uomo eppure mantengono il loro stato selvatico senza mai avvicinarsi troppo. Si segnalano casi di relazioni molto strette tra l'uomo e la cornacchia grigia quando questa viene in contatto molto giovane con l'uomo; alcune di esse prendono domicilio sugli alberi circostanti la casa degli uomini che le hanno nutrite in giovane età e comunicano quotidianamente con essi, situazione che anticamente può aver dato luogo a credenze come quella che fossero famigli delle streghe, o a caricature, in tempi moderni, come Gennarino che accompagna la strega Amelia di Walt Disney.
Status e conservazione
Sono molto diffuse ovunque e grazie alla loro intelligenza ed alla loro capacità nel trovare il cibo hanno un basso rischio di estinzione.
Specie simili
La specie più simile è la Cornacchia nera (Corvus corone), con la quale talvolta si ibrida dove gli areali si sovrappongono. Il Corvo (Corvus frugilegus), presente in Pianura Padana da ottobre a marzo e decisamente gregario, è molto simile alla Cornacchia grigia (gli adulti se ne differenziano per avere le guance nude e grigiastre); la Taccola (Corvus monodula), non più grande di un piccione e con becco piuttosto piccolo, è facilmente identificabile per il colorito nero con nuca grigia e per l’acuto verso di richiamo ("kià"); gregaria, nidifica in piccole colonie nei centri abitati, su castelli e su torri.
Fonte WIKIPEDIA