Cyrtophora citricola
Caratteristiche
Dimensioni estremamente diverse tra i due sessi: corpo lungo 2 – 4 mm nel maschio, 10 – 15 mm della femmina. Opistosoma con quattro tubercoli nella zona anteriore e altri due sulla punta posteriore; colore bruno-grigio o marrone chiaro rossastro con disegno variabile costituito da macchie scure e chiare. Adulti soprattutto da luglio a settembre, nelle aree più meridionali (per esempio alle isole Canarie) quasi tutto l’anno.
Distribuzione
Habitat caldi e assolati, soprattutto fra i fichi d’India, ma anche per esempio in agavi e piante spinose simili; ampliamente diffuso nel bacino del Mediterraneo, soprattutto nelle regioni meridionali.
Comportamento
La Cyrtophora citricola costruisce una ragnatela orbicolare orizzontale dal diametro di circa 50-60 cm: come le tele di molti Linyphiidae, questa presenta fili "d’inciampo" al di sopra della superficie e tiranti di ancoraggio sotto di essa. La trama della tela è molto fitta, con maglie larghe circa 1x1 mm. Procedendo dall’interno verso l’esterno, ai già numerosi raggi ne vengono aggiunti di supplementari non appena la distanza con il raggio successivo supera 1 mm circa. La spirale di cattura, che a sua volta presenta una distanza di circa 1 mm tra una spira e l’altra, a differenza delle ragnatele di tutti gli altri Araneidae non è munita di gocce collose. Il centro della ragnatela si solleva a formare uno stretto imbuto ed è tessuto in modo da formare un rifugio in cui il ragno trascorre la maggior parte del suo tempo. La modalità di funzionamento di questa ragnatela è del tutto simile a quella delle tele dei Linyphiidae: non appena il ragno localizza una preda caduta sulla tela, grazie alle vibrazioni provocate dalla stessa, la raggiunge, la lega e sferra il suo morso letale. La realizzazione di questa complessa struttura è un lavoro decisivamente duro: per portarlo a termine la Cyrtophora citricola impiega diverse notti. Spesso vi si possono trovare piccoli commensali della specie Argyrodes argyrodess, talvolta in gran numero, che rubano le prede di dimensioni minori. In genere il ragno proprietario della tela non li nota neppure.
Dopo l’accoppiamento, la femmina realizza fino a 11 ovisacchi grigi e piatti e li fissa all’interno del suo rifugio. Con il passare del tempo si saldano tra loro in un lungo agglomerato dalla forma a salsiccia.
Fonte GUIDA AI RAGNI D'EUROPA (Franco Muzio editore)
Distribuzione
Habitat caldi e assolati, soprattutto fra i fichi d’India, ma anche per esempio in agavi e piante spinose simili; ampliamente diffuso nel bacino del Mediterraneo, soprattutto nelle regioni meridionali.
Comportamento
La Cyrtophora citricola costruisce una ragnatela orbicolare orizzontale dal diametro di circa 50-60 cm: come le tele di molti Linyphiidae, questa presenta fili "d’inciampo" al di sopra della superficie e tiranti di ancoraggio sotto di essa. La trama della tela è molto fitta, con maglie larghe circa 1x1 mm. Procedendo dall’interno verso l’esterno, ai già numerosi raggi ne vengono aggiunti di supplementari non appena la distanza con il raggio successivo supera 1 mm circa. La spirale di cattura, che a sua volta presenta una distanza di circa 1 mm tra una spira e l’altra, a differenza delle ragnatele di tutti gli altri Araneidae non è munita di gocce collose. Il centro della ragnatela si solleva a formare uno stretto imbuto ed è tessuto in modo da formare un rifugio in cui il ragno trascorre la maggior parte del suo tempo. La modalità di funzionamento di questa ragnatela è del tutto simile a quella delle tele dei Linyphiidae: non appena il ragno localizza una preda caduta sulla tela, grazie alle vibrazioni provocate dalla stessa, la raggiunge, la lega e sferra il suo morso letale. La realizzazione di questa complessa struttura è un lavoro decisivamente duro: per portarlo a termine la Cyrtophora citricola impiega diverse notti. Spesso vi si possono trovare piccoli commensali della specie Argyrodes argyrodess, talvolta in gran numero, che rubano le prede di dimensioni minori. In genere il ragno proprietario della tela non li nota neppure.
Dopo l’accoppiamento, la femmina realizza fino a 11 ovisacchi grigi e piatti e li fissa all’interno del suo rifugio. Con il passare del tempo si saldano tra loro in un lungo agglomerato dalla forma a salsiccia.
Fonte GUIDA AI RAGNI D'EUROPA (Franco Muzio editore)